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Come affrontare conflitti sul lavoro

Come affrontare conflitti sul lavoro

Come possiamo collaborare quando affiorano conflitti sul lavoro? Come possiamo lavorare spalla a spalla con persone che non ci piacciono e di cui non ci fidiamo?

Spesso il clima di tensione che si crea negli ambienti di lavoro nasce dalla mancanza di fiducia tra colleghi. Questa situazione può rendere molto faticose le relazioni interpersonali e quasi sempre ha un effetto negativo che rallenta o addirittura impedisce che si possano raggiungere gli obiettivi professionali. Inoltre, lavorare in un ambiente pesante e non armonioso, è sgradevole per tutti e può far passare la voglia di andare a lavorare.

Come affrontare conflitti sul lavoro, specialmente quando si trascinano per anni nonostante abbiamo provato più e più volte a risolvere il problema?

Arrivare a un grado massimo di frustrazione ha il suo lato positivo, perché la sensazione di sentirci ingabbiati nel conflitto apre in noi (e nell’altra parte) uno spazio di disponibilità a cercare una nuova alternativa.

Potrebbe sembrare un controsenso, ma in realtà abbandonare l’idea di “come dovrebbe essere” è il primo passo per affrontare un conflitto e migliorare la situazione.

Collaborare con il nemico

Prendiamo atto del fatto che ci sono delle differenze tra le persone(?), alle volte profonde e brucianti. Sarebbe bello andare sempre tutti d’accordo, ma non è possibile, come non è possibile evitare l’insorgenza di conflitti.

Dunque, se amiamo il nostro lavoro e vogliamo raggiungere gli obiettivi, se non vogliamo o non possiamo andar via, allora non ci resta altra via di uscita che collaborare.

Ma come affrontare conflitti sul lavoro che interferiscono sulla performance, se nessuno è disposto a cambiare di opinione?

Se tutto ciò che abbiamo provato fino ad oggi per andare d’accordo non ha funzionato, allora forse dobbiamo sperimentare qualcosa di nuovo.

In una situazione di incertezza, l’unico modo di avere un ruolo arrivo è quello di chiederci “qual è il mio compito in questa situazione?”. In altre parole, invece di pensare ogni momento cosa dovrebbe fare l’altro e come dovrebbe cambiare, mettiamo l’accento sulla parte di responsabilità che ci tocca. Cosa posso fare io per affrontare questo conflitto sul lavoro?

Risolvere conflitti interpersonali

Per capire cosa si muove sotto la turbolenta superficie del conflitto che stiamo vivendo, dobbiamo prenderci del tempo per rifletterci su e uscire dalla spirale della reazione. Un conflitto interpersonale spesso riflette una nostra difficoltà nel gestire desideri e paure. Detto con altre parole, quando non riusciamo ad essere sufficientemente assertivi con una persona e la relazione si fa difficile, probabilmente quella relazione sta facendo emergere una difficoltà che abbiamo, una paura che limita i nostri movimenti o la realizzazione di una nostra ambizione.

Possiamo affrontare conflitti sul lavoro solo se siamo coscienti dei nostri timori e desideri, nel piano personale e professionale, e da lì, comprendere quali timori e desideri spingono l’altro ad agire come agisce. Senza questa comprensione, non potremo gestire il conflitto interpersonale.

Conflitto di valori

Come probabilmente già sai, Valore non è necessariamente qualcosa di bello, buono ed etico. Sì è qualcosa importante per noi che guida il comportamento e le scelte in maniera continua e sostenuta.

Come affrontare conflitti sul lavoro che nascono da profonde differenze nei valori? L’intensità con cui una persona vive un principio o giudizio di valore, può portare a sbilanciare la relazione con gli altri. Chi dà più valore alla puntualità e alla precisione può, per eccesso, diventare una persona pignola. E una persona che crede nella trasparenza e nell’onestà può per eccesso diventare ingenua oppure fondamentalista nelle sue idee. 

La via di uscita

Se accettiamo che il conflitto nasce da una differenza profonda, allora ci rimangono due vie: lasciar perdere e assumere che vivremo in un conflitto perpetuo, oppure sospendere il giudizio per cercare di capire le ragioni dell’altra parte.

Questo non significa accettare le idee dell’altro, ma prendere una posizione attiva e propositiva rispetto alla gestione del conflitto.

Per trovare un modo per gestire conflitti sul lavoro alternativo a tutti quelli che abbiamo provato fino ad ora, che evidentemente non hanno funzionato, allora bisogna esplorare con nuovi occhi, capire cosa possiamo modificare nella nostra posizione, prendendo atto delle differenze (siamo diversi e rimarremo diversi) e coscienti che la nostra opinione è solo questo, una opinione.

Lavorare a partire dai valori individuali e condivisi ci darà la chiave per identificare sia i punti di conflitto che gli spazi comuni in cui possiamo funzionare nonostante la differenza.

Alcune domande utili

  • Quali comportamenti sono stati particolarmente utili nel gestire la tensione fino ad ora?
  • Quale competenza non abbiamo ancora usato fino e potremmo iniziare a usare?
  • C’è stato un tempo in cui questa tensione non ci risultava così scomoda: che era differente allora?
  • Che esperienze abbiamo ottenuto fino ad oggi grazie a questa tensione?

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