Come fare un assessment 360 dei Valori aziendali
In vari articoli pubblicati recentemente in questo blog, ho parlato di come si rafforzi sempre più l’idea di una leadership leale, autentica e che genera risultati. (azzurra, verde e rossa secondo i colori degli assi nel modello triassiale.)
Oggi vorrei raccontarvi della prima Certificazione dello strumento per l’assessment 360 Leadership by Values, che si è svolta a Barcellona il 12 e 13 marzo. Sotto la guida di Simon L. Dolan, creatore della metodologia Leadership, Management & Coaching by Values, il suo braccio destro David Alonso, che vari colleghi hanno conosciuto personalmente nella prima Certificazione Internazionale Coaching by Values a Roma nel novembre 2016, e Noelia Alonso García, esperta in Risorse Umane e in strumenti di assessment, un team internazionale ha lavorato intensamente per testare la piattaforma per l’assessment 360 Leadership by Values.
Lo strumento diagnostico 360 lavora su quattro fasi: un primo passo per identificare i valori del leader; un secondo passo per identificare e misurare la cultura dell’impresa; nel terzo passo si applica il vero 360 per misurare il grado di fiducia di cui gode il leader, e un ultimo passo in cui si misura lo stato attuale del leader rispetto a 9 competenze specifiche che hanno ovviamente la loro base nel modello triassiale dei valori.
Questo strumento è stato disegnato per integrarsi nelle diverse tappe del processo Management by Values, in cui si realizza una diagnosi della cultura aziendale, si identificano i valori operativi dell’azienda, si sviluppano piani e obiettivi per poter selezionare e formare gli impiegati per implementare la visione basata sui valori, e si procede finalmente al monitoraggio.
La leadership non è un fenomeno individuale.
L’idea che la leadership non è un fenomeno individuale è alla base della struttura del modello Leadership by Values. Come ha insistito Simon L. Dolan durante le due giornate di lavoro di Barcellona, nessun leader può essere perfetto e completo, specialmente in tempi di complessità e volatilità come quelli che stiamo vivendo. Per questo chi ha una funzione di leadership deve avere specifiche competenze (chiamate soft skills) per generare sinergie e alleanze. La sostenibilità è data dalla performance, sicuramente, solo che oggi questa sorge dalla collaborazione. Simon Dolan parla concretamente di “coevoluzione”.
La metodologia 360 è ampiamente utilizzata nel mondo dell’impresa e per la leadership: in questo caso, lo strumento Leadershi by Values misura il rendimento della persona a partire dai valori e dalla capacità del leader di creare quell’ambiente necessario per sviluppare e dare spazio al talento e la creatività.
La leadership non è un grado militare che si assegna, nessuno può arrogarsi il titolo di leader se non esiste una risposta dal team. Piuttosto, si manifesta con una proposta che convince. Ossia, è l’esistenza di sostenitori che conferma la validità della proposta del leader.
In ogni azienda possiamo seguire diverse idee, a seconda della cultura aziendale e dell’idea di successo che abbiamo incorporato in forma individuale e anche collettiva, come team e come impresa. La misura dell’efficacia e sostenibilità della leadership si estrae in base ai criteri citati sopra: valori personali del leader, cultura di impresa, grado di fiducia di cui gode il leader e il suo score nelle 9 competenze.
Leader è colui che è capace di contribuire allo sviluppo economico generando emozioni nei suoi collaboratori per mezzo di una condotta etica.
Esiste una relazione circolare tra performance, fiducia e valori: perché senza fiducia non c’è relazione umana, la qualità della relazione umana definisce i valori vissuti, che esistono e si sviluppano nella relazione. E con questo bagaglio di valori e interazioni si va creando la cultura aziendale.
Conoscere gli indicatori di questa fiducia nella leadership ha una grande utilità perché ci permette di identificare dove lavorare per sanare e ricostruire situazioni di conflitto o danneggiate da eventi esterni o interni (crisi del settore, licenziamenti). Inoltre ci permette di identificare le persone con maggior potenziale, i futuri leader, coloro che manifestano un alto grado di interesse emotivo, sono affidabili e capaci di creare armonia all’interno dell’azienda.
In altre parole, poco importa avere una visione ideale, dato che è molto più efficace conoscere la breccia tra ciò che le persone percepiscono e ciò che percepisce il leader. Su quella breccia si può lavorare, fomentando una nuova cultura (con team coaching ad esempio) e anche accompagnando il leader in un percorso di sviluppo personale (con executive coaching) se necessario.
Simon L. Dolan sarà a Milano per la quinta Certificazione Internazionale Coaching by Values in Italia. Puoi ancora iscriverti alla Certificazione (6, 7 e 8 luglio 2018) e anche alla giornata di lavoro con Simon Dolan (7 luglio).
Maggiori informazioni qui: http://certificazione.coachingbyvaluesitalia.com/luglio2018