Come si può misurare la fiducia?
Sono Paola Valeri, trainer ufficiale e partner di Coaching by Values Italia. Lo scorso fine settimana ho partecipato a un workshop dedicato alla fiducia nel modello “by values” di Simon Dolan. Condivido con te alcune idee che sono certa troverai interessanti e innovative.
Il modello triassiale creato da Simon Dolan, prolifico ricercatore e consulente, è molto utile perché ci permette di analizzare valori e comportamenti considerandoli da tre diversi punti di vista.
Le tre dimensioni in cui l’individuo, ma anche team, organizzazioni, comunità, famiglie si muovono costantemente sono:
- il mondo interno, emotivo, dove la persona ricerca il propio sviluppo
- il mondo delle relazioni in cui entra in gioco l’etica che guida le nostre azioni
- il mondo delle azioni, dello scambio, del pragmatismo, dove scegliamo e negoziamo e cerchiamo di concretizzare le nostre aspirazioni personali e collettive.
Nel modello “by values”, che include metodologie come Coaching by Values, Managing by Values, Education by Values e Leadership by Values, la fiducia si considera “il Valore dei Valori”.
Se ti interessa saperne di più su Coaching by Values e sulla gestione del Valore dei Valori, La Fiducia, vieni ai nostri corsi e laboratori. Trovi tutte le date in Prossimi Eventi
Già abbiamo parlato della fiducia e di come essa sia una decisione. Approfondiamo qui il concetto secondo il modello triassiale.
Senza fiducia nessuna azione, né relazione, può avere successo. Alle volte una confusa idea della fiducia genera situazioni paradossali, alcune delle quali estremamente diffuse. Ad esempio, seleziono il mio personale esclusivamente in base alle competenze, poi do per scontato che abbiano e manifestino un impegno totale quando “sono in campo con i colori della squadra”. Ma siccome non misuro questo fattore al momento del recruitment, alla fine ho problemi di motivazione e di coesione. In altre parole, se scelgo le persone per essere affidabili solo nell’operato, tralascio di misurare altri fattori che sono cruciali per il clima, la cultura e incidono sulla performance.
Nel modello di Simon Dolan, come accennato, la fiducia si compone di tre dimensioni. La loro incidenza varia a seconda delle circonstante e ambienti in cui stiamo operando. Inoltre esistono parametri che permettono misurazioni e verifiche.
Sostanzialmente, il “costrutto fiducia” si compone di:
- un aspetto emotivo che misura la qualità dell’armonia
- un aspetto etico che misura il grado di condivisione dell’interesse comune
- un aspetto pragmatico che misura l’affidabilita e credibilità sul delivery.
Capiamoci, la fiducia non è un fattore che si possa valutare in modo digitale: bianco/nero, c’è o non c’è.
Si misura per gradi, in tempi e spazi concreti. Non è qualcosa di astratto: si sviluppa tra “quegli individui” in “quel determinato ambiente, gruppo, famiglia” nella cornice di “quel clima e cultura sociale”). È sempre diversa.
Posso fidarmi di una persona, o di una organizzazione, e avere un grado alto in una delle tre dimensioni ma rimanere cauta sulle altre. Ad esempio: mi fido della professionalità del mio commercialista ma non conto su di lui per condividere le mie emozioni e la mia vita affettiva. All’amico a cui racconto i fatti privati della mia vita magari non racconterei i dettagli della mia dichiarazione dei redditi.
È sufficiente per me che la mia fiducia nel commercialista sia alta nell’asse affidabilità e interesse e bassa nell’asse emotivo? Forse sí, forse no, dipende dalla scelta personale.
Il modello “by values” si presta dunque alla verifica della fiducia rispetto a una relazione concreta, giacché permette di validare la relazione secondo parametri legati ai valori personali, determinando chiaramente l’area su cui lavorare.
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