I valori nella leadership: tre dimensioni.
Questo testo è stato scritto da Simon Dolan, creatore della metodologia Coaching by Values, professore della ESADE Business School, Dottore in Psicologia del Lavoro e da più di 30 anni ricercatore nel campo dei valori.
I valori sono parole. Purtroppo, spesso solo questo. Però non c’è dubbio che quando assegnamo a una parola un significato di “valore”, questa assume una forza speciale e può dare senso e indirizzare gli sforzi umani, sia nell’ambito personale che aziendale.
La parola “valore” ha tre diverse possibili interpretazioni che sono altresí complementarie e necessarie per comprendere un concetto essenziale: il valore di gestire l’attività o la tua vita attraverso i valori.
Questi i tre significati:
1 – Dimensione etica e strategica: le scelte preferenziali.
“Una convinzione o credenza stabile nel tempo che una particolare modalità di condotta o scopo esistenziale è personalmente o socialmente preferibile alla modalità opposta di condotta o scopo esistenziale”.
In altre parole, possiamo dire che i valori sono strategie apprese, relativamente stabili nel tempo, che ci indicano che, per raggiungere i nostri scopi, un corso di azione è meglio che il suo opposto ed è il miglior modo per ottenere buoni risultati.
Secondo questo concetto, la qualità del lavoro può essere un valore preferito al suo opposto: il lavoro raffazzonato. Oppure: è preferibile la preoccupazione per le persone che ignorarle.
Altri esempi di valori possono essere l’autonomia opposta alla dipendenza, l’onestà opposta ai comportamenti fraudolenti o lo spirito di squadra opposto all’individualismo.
2 – Dimensione Economica: valore (e plusvalore).
Dal punto di vista economico, “valore” è anche la misura dell’importanza che si assegna a una cosa. In questo senso, i valori sono criteri utilizzati per valutare le cose in termini del loro merito relativo, l’adeguatezza, la scarsezza, il prezzo o l’interesse.
Per comodità, nel termine “cose” includiamo qui un pò di tutto: oggetti, idee, azioni, fatti, sentimenti e anche persone.
Ad esempio, si può parlare del valore della fiducia reciproca, il valore della creatività sul lavoro o il valore che un particolare processo aggiunge al prodotto che il cliente acquista.
Naturalmente, si può anche parlare del valore del denaro, il valore di un macchinario o il valore di un particolare professionista. L’esistenza di tutti questi valori si sommano creando il valore dell’intera azienda.
3 – Dimensione psicologica: il coraggio.
Il dizionario definisce la parola polisemica “valore” anche in questo altro modo:”Qualità morale che spinge a intraprendere con decisione grandi azioni e a affrontare senza paura i pericoli”.
Quest’ultima definizione include, di fatto, i tre criteri per la definizione del valore: etica e strategica, psicologica (coraggio o mancanza di timore) ed economico-aziendale (comportamento imprenditoriale che assume il rischio).
Ovviamente, un vero imprenditore deve avere il coraggio di affrontare il rischio di iniziare nuove imprese o nuovi modi di gestione e, naturalmente, nuovi prodotti o servizi.
Si può anche affermare che l’orientamento dello sforzo in base ai valori incide positivamente sull’intraprendenza di individui e gruppi.
I valori si possono vivere o no. Una volta attivato o reso consapevole, un valore induce a un comportamento “di pregio” o addirittura “coraggioso”.
È il tuo turno! Per te… Che sono i valori? Commenta la tua personale definizione.
Copy: gsx (Evgeny Egorov)